Le 5 regole per scegliere la scarpa corretta
Scarpe sbagliate procurano dolori ai piedi e di riflesso al resto dell’organismo, specialmente alla struttura scheletrica e muscolare. Per evitare questi problemi bastano alcune regole fondamentali, da rispettare sempre.
La prima regola è di comprare le scarpe verso sera, quando il piede è provato da una giornata intera, questo permetterà di valutare meglio la sua comodità. Sarebbe bene indossarle per almeno tre minuti camminando un po’ e se compare fastidio in quel tempo bisogna tener conto che sarà più intenso quando si useranno per più ore.
Anche se può sembrare scontato la scarpa giusta è quella comoda. Ma la comodità molto spesso è messa da parte a favore dell’estetica e questo comporta la nascita di problematiche che affliggono il piede costantemente.
La seconda regola è di scegliere una calzatura idonea all’uso che se ne vuole fare: ad es. se è una calzatura da lavoro da utilizzare per molte ore in piedi dovrà essere a pianta larga, con la suola antiscivolo ben ammortizzata (specialmente al tallone) e la tomaia morbida e traspirante. Se si è costretti ad indossare una scarpa antinfortunistica almeno inserire una plantare anatomico ammortizzante.
Le calzature sia da lavoro che sportive vanno rinnovate almeno una volta all’anno : i primi sintomi che la scarpa non ammortizza più come dovrebbe sono degli indolenzimenti dal ginocchio in giù; tendini d’Achille e polpacci sono i primi ad accorgersi del carico di lavoro anomalo, ma i problemi si trasferiscono rapidamente anche alla schiena, interessando il nervo sciatico ed i dischi intervertebrali.
La terza regola è che occorre utilizzare scarpe che rispettino l’anatomia del vostro piede. Quante volte capita di vedere piedi con alluce valgo fasciati da scarpe troppo strette e di conseguenza deformate! Il piede con alluce valgo necessita di una calzatura, sia che si tratti di ciabatta che di scarpa, con la punta arrotondata, la suola spessa per ammortizzare ed un plantare morbido con un buon sostegno della volta, la tomaia elasticizzata o per lo meno regolabile.
Le scarpe vanno scelte anche in base alla propria fisicità perché devono ripartire equamente il peso del corpo, 50% nel tallone e 50% nella parte anteriore. Sfasato questo dato il piede ha un sovraccarico di lavoro. Le scarpe con il tacco alto sono dannose per questo motivo, ogni cm posiziona il 10% del peso in avanti. Questo sviluppa quindi un maggior lavoro della struttura ossea ed articolare dell’avampiede, favorendo patologie dello stesso, quali metatarsalgie, deviazione dell’alluce (alluce valgo) ecc. Ma anche scarpe troppo basse, ad es. le ballerine, non vanno bene perché il peso del corpo poggia troppo al tallone e questo può provocare infiammazioni (es.tallonite), difficili da debellare. L’altezza corretta è dai 2 ai 4 cm al tacco. Se comunque si vuole indossare una calzatura con tacco un po’ più alto controllare che la parte posteriore della scarpa, chiamata contrafforte, sia sufficientemente rigida per tenere ferma ed in asse la caviglia.
La quarta regola riguarda la scelta della taglia. Una scarpa deve avvolgere il piede senza costringerlo eccessivamente nè permettergli di scivolare al suo interno. In entrambi questi casi si corre il rischio di rovinarsi le unghie, perchè se vanno a sbattere contro la tomaia possono procurarsi dei versamenti, diventare nere e, a volte, staccarsi. Non ha senso acquistare una calzatura di un numero o magari di due numeri più grande per starci più comodi, come nel caso ad es. di piedi voluminosi, perché l’appoggio plantare risulterebbe scorretto e potrebbe provocare alla lunga dolore alla pianta dei piedi e fastidiosi problemi a ginocchia e schiena. E’ sufficiente cambiare modello e optare per una scarpa a pianta più larga ma della taglia corretta. Naturalmente sarebbe bene rivolgersi ad un negozio specializzato e farsi consigliare al meglio in base alle problematiche del proprio piede.
La quinta regola suggerisce di “rodare” la scarpa in modo graduale prima di portarla a lungo: ha bisogno di adattarsi meglio alla forma del piede, così come il piede ha bisogno di prendere confidenza con una calzatura nuova, probabilmente più rigida di quella utilizzata finora perchè più nuova. Infine, attenzione all’allacciatura. Il tipo più diffuso, quello che porta il laccio da uno degli occhielli al collo del piede subito verso la punta della scarpa per poi tornare su passando per tutti i buchi può piegare leggermente la scarpa se tirato con energia. Preferibile l’allacciatura incrociata, sebbene più complessa, essendo simmetrica garantisce un fit ottimale della calzatura.
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