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Alluce valgo: rimedi ed ausili

Cos'è l'alluce valgo?

Con il termine alluce valgo si intende la deformazione dell’articolazione che sta alla base dell’alluce e che la spinge verso l’esterno, deviando l’asse del dito. Può succedere spesso che, con il primo dito, si sposta verso l’esterno anche tutto l’avampiede causando la comparsa delle dita “a martello”. E’ un disturbo che colpisce soprattutto le donne, non solo in età matura ed ha un enorme impatto negativo sulla vita quotidiana delle persone, perché provoca dolore durante la deambulazione, postura scorretta, difficoltà nel trovare delle calzature adatte e, da non sottovalutare, l’aspetto decisamente poco estetico del piede.

Un primo approccio

L’alluce valgo deve essere sempre diagnosticato e seguito da un ortopedico, perché il disturbo varia da persona a persona, come pure l’approccio terapeutico.

Per evitare che la deformazione peggiori con il tempo bisogna innanzitutto scegliere attentamente le calzature: sono sconsigliati i tacchi perché costringono il piede in una posizione innaturale, se proprio non se ne può fare a meno rimanere su altezze di circa 4 cm, ma sono da evitare anche le suole troppo piatte, che non consentono al piede un corretto appoggio a terra. Meglio optare per calzature che siano in grado di fornire sostegno all’arco plantare, che siano a pianta larga, con tomaia morbida ed una suola flessibile al di sotto della punta del piede, come la maggior parte delle calzature sportive.

Per risolvere il problema dell’alluce valgo, l’unica vera soluzione è l’intervento chirurgico che solitamente si esegue in regime di day hospital. Ma se, per qualsiasi ragione, non possiamo o non vogliamo affrontare il bisturi, il medico prescriverà in base al caso plantari (meglio se su misura), tutori, fasce di protezione e divaricatori per poter alleviare il dolore che questa deformazione causa, senza aver la pretesa di correggere definitivamente l’alluce valgo. Tutti questi piccoli ausili hanno la funzione di recuperare il più possibile, dove è possibile, la posizione corretta, ritardarne il processo evolutivo ed evitare il dolore dato dalla pressione dell’alluce contro le altre dita o contro la tomaia della calzatura.

Distanziatori:

Questi piccoli ausili vengono utilizzati quando la deformazione non ha ancora raggiunto livelli critici. Servono per dividere l’alluce che va a premere contro il secondo dito e spesso causa dolore, arrossamenti o ipercheratosi interdigitali. Sono costruiti in silicone medicale e quindi non danno problemi di allergie. Vanno usati di giorno.

Il prodotto della foto, si può usare sia di notte che di giorno perché di notte esercita una, se pur leggera, azione attiva di divaricazione mentre di giorno lo spessore centrale tiene distanziate le dita e l’anello che circonda il secondo dito ne protegge la superficie svolgendo un’azione ammortizzante indispensabile in caso di dito a martello.

Divaricatori notturni:

Sono dei tutori studiati per cercare di riportare l’alluce nella corretta posizione, hanno una funzione attiva in quanto danno a noi la possibilità di decidere quanto divaricare il dito. Sono costruiti in plastica e tramite un cinturino regolabile in velcro ed uno snodo posto a livello del metatarso applicano una spinta contraria a quella esercitata dall’alluce. E’ conveniente applicare una forza graduale per non incorrere in possibili danni all’articolazione o infiammazione nei punti di spinta. Alcuni medici fanno utilizzare tali dispositivi anche nell’ immediato post intervento per mantenere la varizzazione ottenuta chirurgicamente.

Protezioni:

Sono comode guaine in tessuto elastico con inserito al suo interno un particolare cuscinetto di 3 mm in silicone medicale oppure totalmente in silicone che vanno a coprire la borsite e servono per ammortizzare la frizione con la scarpa.

Plantari:

Il medico può prescrivere anche l’utilizzo di un plantare nel caso in cui la deformazione dell’alluce crei seri problemi alla deambulazione e si renda necessario sostenere in modo corretto la volta del piede per scaricare l’avampiede. Esistono in commercio dei plantari standard che svolgono una buona azione di sostegno ed ammortizzazione ma, ovviamente, un plantare costruito su misura, secondo le indicazioni del medico è la scelta più appropriata.

Autore

Barbara Girardi

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